plastic free marina palmense

FERMO Troppa plastica nel mondo, tanto che c’è una stima con dati molto preoccupanti: se non si cambiano comportamenti e non ci saranno inversioni nei dati, nel 2050 i materiali plastici potrebbero superare il numero delle specie marine. Dati che arrivano da Alessandro Sabatini, referente fermano dell’associazione “Plastic free”, che si pone come obiettivo quello di operare per far comprendere come il pianeta rischia di soffocare a causa di tutto questo materiale.

Dati poco confortanti, che collocano il nostro paese al terzo posto nel Mediterraneo per quantità di plastica per ogni metro quadrato.

L’iniziativa

Ecco dunque l’iniziativa di sensibilizzazione che promuove la neonata associazione “Plastic Free”: si raccoglierà la plastica sul litorale di Marina Palmense, la prossima domenica 21 febbraio, a partire dalle ore 9.30. Con il supporto di Asite, Fermo Rugby e Contrada Torre di Palme, potranno partecipare tutti i cittadini che lo vorranno, come spiega lo stesso Sabbatini. «Bisogna però iscriversi – spiega – e lo si può fare utilizzando il Qr code (vedere illustrazione seguente), contattandomi, o utilizzando l’apposito form di iscrizione disponibile sul sito nazionale di plastic free».

plastic free marina palmense

Sabbatini ha appreso questi ed altri dati durante un webinar formativo, curato, tra gli altri, anche dalla biologa Laura Basconi. «Il 15% della plastica rimane in superficie, mentre il 70% finisce sul fondo».

L’associazione

Sono 400 i volontari e 150 i milioni di utenti per un’associazione neonata che si propone di fare anche altri progetti, dalla scuola fino a queste passeggiate ecologiche, che, nel territorio di Fermo, proseguiranno il 21 marzo a Lido di Fermo e il 18 aprile a Tre Archi.

I progetti

L’attenzione verso l’ambiente da parte dell’amministrazione comunale fermana non è di certo nata ieri. Molte sono quelle avviate finora e quest’ulteriore progetto nato da poco, rappresenta, per il sindaco Paolo Calcinaro «la conferma dell’attenzione di Fermo e i fermani verso queste tematiche». I Pandahouse che raccolgono le bottiglie così come i pesci “mangiaplastica” messi in precedenza sulle spiagge sono forse le due azioni più “visibili” per la lotta contro l’abbandono delle plastiche. «Quando ci siamo incontrati con quest’associazione – commenta l’assessore all’Ambiente Alessandro Ciarrocchi – abbiamo subito notato come molte delle loro pratiche erano già nostre buone abitudini consolidate. Lavoreranno e aiuteranno anche nelle segnalazioni di abbandono dei rifiuti».

Chia.Mo.

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