FERMO «Abbiamo appreso con una forte delusione il mancato riconoscimento, da parte della Lega e della destra del Presidente Acquaroli, di una figura di riferimento per il territorio fermano all’interno della prossima Giunta Regionale»: così il consigliere comunale (ed ex candidato sindaco) della coalizione di Fermo Futura, Renzo Interlenghi, a proposito della composizione della Giunta Regionale appena formata dal Presidente Francesco Acquaroli.

Il commento alla Giunta Regionale

«Anche la parte produttiva (Confindustria), che pure ha fortemente voluto il cambiamento al vertice della Regione Marche, ha balbettato mordendosi i gomiti per aver scelto la novità targata Salvini e Meloni rivendicando, quando oramai era troppo tardi, un ruolo centrale per l’area che, volenti o nolenti, rappresenta un distretto calzaturiero che sta attraversando una crisi senza precedenti».

Un dato è quindi certo, secondo Interlenghi. Le risorse che arriveranno dall’Europa (circa 8 miliardi di euro) «non saranno gestite, nemmeno in parte, da Fermo che si dovrà accontentare delle briciole, visto che saranno amministrate dal pur capace Castelli, che non può certamente essere considerato un fermano doc. In campagna elettorale ci siamo sgolati, anche con incontri mirati con le categorie, a mettere in luce tutta la debolezza della destra fermana».

Il Comune

L’ex candidato sindaco, spende qualche parola pure per il comune di Fermo: «Non partecipa al tavolo dell’Area di Crisi Complessa, non ha un’idea del futuro dello sviluppo produttivo di Fermo e della Provincia, non ha i numeri per puntare i piedi e pretendere maggiore attenzione e sapete perché? Perché l’attuale maggioranza è civica. Inutile vincere le elezioni con maggioranze bulgare se poi il risultato rimane confinato all’interno delle proprie mura di casa. Eppure questa maggioranza ha voluto fortemente il centro destra al governo della Regione, fatto sta che nella nostra città Salvini e Meloni hanno raggiunto il 51%». Il civismo, per Interlenghi, «sta spalancando le porte alla destra, tanto che l’attuale vice sindaco Torresi, come anticipato dai giornali si candida a guidare la città fra cinque anni». E proprio a Torresi, assessore al Territorio, va la domanda finale di Interlenghi: «Come è stato possibile questo “sgarro” da parte della sua parte politica che oggi governa la Regione e cosa intende fare per invertire questa scelta scellerata?».

Da Renzo Interlenghi, consigliere comunale di minoranza a Fermo

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