la città che vogliamo

di Chiara Morini

FERMO «Conoscenza della cultura; green e sostenibile; aperta, solidale e dinamica; smart e sicura; del territorio, dei quartieri, aperta al mondo»: sono questi i cinque macro titoli che riassumono il programma della lista “Fermo la città che vogliamo”. Lo ha detto stamattina Francesco Trasatti, presentando gli altri sedici candidati alla carica di consigliere comunale ed inaugurando la sede elettorale in via Diaz.

La squadra

La squadra ora è completa. I primi 16 nomi Trasatti, che ne è capolista, li aveva presentati lo scorso mese di luglio ed ora ha reso noti gli altri. «Siamo un gruppo di persone che sono sulla stessa lunghezza d’onda – dice – stiamo condividendo un percorso e ci stiamo lanciando in quest’avventura. Chiudendo il cerchio con tutti e 32 i candidati ora siamo pronti a questo mese di campagna elettorale che abbiamo di fronte».
Mentre si definivano i nomi sono proseguiti gli incontri della coalizione per definire il programma, che presenteranno unitariamente alle altre liste a sostegno di Calcinaro. E lui, il candidato sindaco, intervenuto alla presentazione della rimanente parte della lista, dice ai candidati: «Vi ringrazio. È un’esperienza responsabilizzante, che non dimenticherete. È bello vedere la vostra motivazione per continuare il lavoro di questi cinque anni. Noi possiamo dare alla città il nostro lavoro e contribuire al suo futuro, è un’esperienza che vi arricchirà».

I sedici nomi rimanenti

Daniele Coccia, di Campiglione, non ha potuto essere presente oggi, così come Stefania Santarelli e Annamaria Silvestri. C’è lo studente di 29 anni, Stefano Ficiarà, che arriva dal quartiere Girola, contento di aver ritrovato i valori in cui crede e che cerca tutti i giorni; Salvatore Frassino fa la guardia giurata al Murri, risiede a Monsampietro Morico, ma abita a Grottazzolina dopo il terremoto: ex pugile, anche della nazionale, è impegnato con la Sangiorgio Boxing a Porto San Giorgio e vorrebbe fare qualcosa per i giovani della città. Gabriel Ghita è di origini romene, vive a Lapedona, ha fatto il calciatore e diversi lavori da quando si trova in Italia. Da Torre di Palme arriva Cecilia Leoni, che prima stava a Caldarette Ete, ed ora collabora con associazioni per il benessere psicofisico delle persone e al patronato dove chiedono aiuto le famiglie. Tutti conoscono Vissia Lucarelli, 41 anni, prima a Lido di Fermo, ora al Tirassegno: da 15 anni lavora con i Musei di Fermo, blogger, da 20 anni è volontaria con l’associazione “Il Ponte”; Caterina Marcaccio, e non è un gioco di parole, arriva da Santa Caterina, da sempre nel sociale, è referente degli cser per la Cooperativa Pars. Debora Maricotti è laureata in sociologia, lavora nel marketing, vive a Montone e crede nei valori di fiducia e rispetto; Stefano Minnucci è uno studente che si sta specializzando in economia e impresa. C’è poi l’infermiere Luca Moreschini, che ha visto da vicino il Covid, nei mesi scorsi. Lavora in terapia intensiva, e da sempre risiede in zona Tirassegno – Ospedale. Daniele Paci proviene dalla zona di Villa Verde , ma ora sta a Santa Petronilla e fa l’agronomo; Giovannino Pierantozzi è alla sua prima esperienza politica e di lavoro è impiegato in un’azienda calzaturiera. Simonetta Raccichini è commercialista e gioca in casa: la sede elettorale, e pure lei, si trovano entrambe in via Diaz. In fine Cristian Rocchi, fermano da 11 anni, che vive a San Marco: architetto, lavora nell’Ufficio Tecnico dell’Università di Macerata, e crede fortemente nelle possibilità dei finanziamenti pubblici ed europei.

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