PORTO SAN GIORGIO Ha pagato l’abbonamento annuale per andare a Pesaro in treno dove insegna al liceo musicale, ma dal lockdown non l’ha più utilizzato, ed è scaduto il 31 agosto. A pochi giorni dall’inizio della scuola Eleonora De Angelis ancora non sa come andrà a finire. Fare un nuovo abbonamento oppure riceverà un voucher, o meglio ancora, una proroga?
Fino ad un paio di giorni fa, sul sito di Trenitalia non c’era la sezione apposita per richiedere il rimborso nelle Marche, oggi, invece, sì e lei lo annuncia su Facebook. «Qualcosa si è mosso, ma la battaglia non è ancora finita» dice lei stessa che aggiunge «grazie per le condivisioni, il tam tam mediatico e grazie ad Andrea Agostini». Agostini è infatti il legale a cui si è rivolta per avere giustizia e il tam tam mediatico quello che ha avuto in seguito ad una conferenza stampa che lei e l’avvocato hanno organizzato.
Agostini ha annunciato una diffida, mentre è lei che riassume la sua storia. Il 27 maggio, racconta, «ho chiesto il rimborso, inviando il modulo, l’abbonamento, lo stralcio della norma e ho avuto solo una risposta automatica». Riprova il primo agosto, ma nulla; il 13 del mese scorso, finalmente riceve una mail in cui le si dice che «sono stati ricevuti domanda e dati e che avrei dovuto seguire le modalità che avrebbero comunicato sul sito in base agli accordi con le regioni». Due giorni fa, parlando con la stampa questi moduli, per le Marche, non c’erano. Oggi invece sì. Nel frattempo la professoressa De Angelis ha mandato un sollecito il 26 agosto, il 4 settembre e niente risposta. «Inconcepibile che ancora io non abbia saputo nulla – aggiunge – per questo mi sono rivolta all’avvocato». «Non è un battaglia fine a sé stessa – chiude Andrea Agostini, il suo legale – credo interessi tutti i consumatori».
Chia. Mo. (info@lalentenews.it)