IL FISCO – Le scadenze fiscali non prorogate, nonostante la richiesta di imprenditori e commercialisti, stanno animando il dibattito. Non solo quello nazionale, ma anche quello locale. Giorgio Menichelli, segretario Confartigianato Imprese Ascoli-Fermo-Macerata, in una nota fa sapere che «da ieri contributi previdenziali, imposte e altre scadenze si stanno abbattendo contro le migliaia di imprese già messe a dura prova dal lockdown».
Menichelli poi riferisce le situazioni che le aziende hanno dovuto affrontare nelle ultime settimane. Si tratta di situazioni legate alla ripartenza dopo il lockdown, ovvero dopo mesi di totale blocco delle attività produttive e lavorative. A questo, prosegue il responsabile di Confartigianato, «si aggiunga anche che il 16 settembre si dovrà procedere a pagare quanto sospeso per l’emergenza sanitaria. Siamo rammaricati per questo, perché ancora una volta sono le imprese ad avere la peggio: si pensi che in seguito ai decreti emanati per contrastare la crisi da Covid, gli adempimenti da compiere sono triplicati, e vanno ad aggiungersi alla già alta mole di lavoro degli operatori, che non riuscirebbero a far fronte nemmeno alla scadenza del 20 agosto».
Il commento degli imprenditori arriva in seguito a quanto stabilito dal Ministero del Tesoro, che, ricordano dalla Confartigianato, sostiene che «una ulteriore proroga richiesta, secondo gli uffici, andrebbe ad incidere sull’elaborazione delle previsioni di imposte autoliquidate della nota di aggiornamento del Def, che si deve presentare al parlamento entro settembre».
Gli imprenditori quindi sottolineano che, da un lato il Governo sta per prorogare lo Stato di Emergenza, dall’altro, non nota che «avrà un impatto devastante per i contribuenti». Menichelli chiude dicendo che «è necessario che la proroga arrivi al 30 settembre e senza applicare la maggiorazione dello 0,40%».
Dalla Confartigianato imprese Macerata – Ascoli -Fermo
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